
Paola Iacobini svela come apprendere l’Inglese grazie alla PNL
Se hai un’attività e vuoi apprendere l’inglese (o qualsiasi altra lingua) per ampliare le tue vendite anche all’estero, in questo articolo estratto da un’intervista fatta a Paola Iacobini scoprirai un metodo efficace che potrebbe esserti davvero utile.
Continua la lettura anche se sei alla ricerca di informazioni che ti possano aiutare ad acquisire una nuova lingua perché…
…scoprirai i trucchi e i segreti per apprendere qualsiasi nuova lingua, evitando tutti gli errori commessi dalla maggior parte delle persone.
Nota: se ti stai chiedendo se esiste la registrazione dell’intera nostra intervista a Paola, siamo felici di poterti rispondere in modo affermativo, infatti puoi rivederla entrando gratuitamente nella Sala degli Esperti di Copyland.
Ecco chi è Paola Iacobini e come può esserti utile il suo metodo
Paola è un’esperta nell’apprendimento veloce dell’inglese grazie all’utilizzo delle neuroscienze e della PNL (programmazione neuro-linguistica)
Oltre ad aver conseguito il Master in Interpretariato e Traduzione presso la University of Westminster di Londra, è una grande appassionata di benessere e crescita personale a 360°, è una trainer di PNL e una coach.
Ed è proprio grazie al mix di tutte queste sue conoscenze ed esperienze che ha potuto creare il suo metodo NLP for English.
È autrice del libro Impara l’inglese velocemente e senza sforzo, che racchiude il suo metodo innovativo per imparare le lingue con le neuroscienze, pubblicato con UNO EDITORI all’interno della collana SE SOLO POTESSI diretta da Max Formisano.
In questo articolo scoprirai:
- quali sono i 2 errori che devi assolutamente evitare quando vuoi apprendere una lingua straniera ed il trucchetto che nessuno ti ha mai svelato che ti permetterà di imparare velocemente l’inglese evitando di perdere tempo “mangiando” il vocabolario;
- come capire qual è la tua strada definendo obiettivi e mission attraverso la scoperta del tuo Ikigai (la ragione per cui ti alzi ogni mattina);
- i 3 metodi che ti permetteranno di fluire nella lingua inglese, migliorando la pronuncia e smettendo di sentirti un incapace ogni volta che ti ritrovi nelle condizioni di dover parlare in inglese.
Paola Iacobini rivela un metodo veloce ed efficace per apprendere una nuova lingua
Dopo tanti anni di esperienza e di lavoro, Paola ha fuso la sua esperienza di interprete e traduttrice con la PNL, dando vita al metodo NLP for English.
Durante l’intervista ha sottolineato in che modo il nostro cervello può apprendere con maggiore facilità.
Giornalmente riceve una grande quantità di informazioni ed è per tale motivo che apprende più facilmente ciò che reputa più familiare altrimenti…
…alza delle barriere difensive invalicabili che rendono l’apprendimento quasi una tortura.
Durante l’apprendimento di una nuova lingua generalmente si commettono 2 errori:
1° Errore: Apprendere una nuova lingua restando agganciati all’italiano.
Facendo in questo modo è inevitabile costruire il pensiero in lingua italiana per poi successivamente tradurlo in inglese, generando una sorta di “itanglish” (italiano + english), una lingua poco gratificante e decisamente improponibile a livello internazionale.
L’italiano e l’inglese sono due lingue molto differenti che non possono essere tradotte direttamente tra loro poiché nascono da forme di pensiero completamente diverse…
Quindi è essenziale acquisire familiarità con la nuova lingua così che quei paradigmi sintattici, lessicali e grammaticali possano diventare un tutt’uno con noi.
Questo permette di generare un nuova forma di pensiero, in modo automatico, direttamente in lingua inglese.
Al contrario dell’opinione comune, l’apprendimento di una lingua straniera non richiede sforzi sovrumani ed è possibile farlo in modo semplice e divertente.
Ricorda che lo sforzo è il nemico dell’apprendimento e questo ci porta al secondo errore.
2° Errore: Credere che per imparare una lingua straniera serva memorizzare 100 vocaboli al giorno.
Questo è un errore perché ogni singolo vocabolo può assumere diversi significati in base al contesto in cui viene utilizzato.
Proprio per tale motivo non dovresti puntare il tuo focus nel voler diventare un glossario vivente.
Voler imparare a memoria 100 parole al giorno significa sottoporre la mente ad uno sforzo cognitivo enorme.
È scientificamente dimostrato che il nostro cervello conscio è in grado di tenere sotto controllo solo un certo numero di informazioni.
Quindi è come se avessimo a disposizione una bacinella che contiene solo un determinato volume di dati gestibili in maniera relativamente rapida.
Cosa fare quindi?
Lo step seguente è far sì che quel numero di informazioni contenute nel nostro cervello conscio diventino processi automatici e che quindi fluiscano nella parte inconscia del cervello (che è in grado di gestire una quantità infinita di processi) in maniera assolutamente priva di sforzo.
Ti è mai capitato di sostenere un esame senza aver avuto abbastanza tempo per studiare e provare quella sensazione di black out totale del tipo:
“Ho letto e studiato così tante cose e adesso non mi ricordo praticamente nulla!”?
Spesso accade perché hai preteso che il tuo cervello gestisse più processi rispetto a quelli che la mente conscia riesce davvero a gestire.
Invece di diventare un glossario ambulante, dovresti cercare di assorbire i cosiddetti “pacchetti all inclusive” (cioè espressioni già belle e fatte).
Grazie a questi pacchetti puoi creare dei processi cognitivi automatici così da non pensare in italiano prima di dover parlare in inglese.
A quel punto devi solo tirare fuori dalla parte inconscia tutta una serie di informazioni già belle impacchettate che risultino perfette da un punto di vista linguistico.
Per approfondire questo concetto, Paola Iacobini cita la frase di George Eliot (scrittrice britannica):
“It’s never too late to be what you might have been” (non è mai troppo tardi per essere ciò che avresti voluto essere).
Quale potrebbe essere il pacchetto all inclusive per dire: “Avrei potuto chiamarti, ma non l’ho fatto”?
Nello specifico come potrei dire: “..avrei potuto chiamarti”?
Se la frase di prima “…you might have been” significa “avresti potuto essere” è evidente che il tempo verbale è lo stesso, allora nella seconda frase potrei dire “I might have call you, but I didn’t”.
Questo significa prendere “pacchetti all inclusive” con l’obiettivo di creare processi automatici da tirare fuori in un lampo quando serve.
Paola Iacobini ti svela come scoprire qual è il tuo Ikigai
L’Ikigai è una parola giapponese che si può tradurre con: “la ragione per cui ti alzi ogni mattina”, “la tua ragione di vita”.
Per scoprire qual è il tuo Ikigai devi incrociare 4 concetti importanti:
- ciò che ami fare e ti appassiona;
- ciò che sai fare bene;
- ciò di cui il mondo ha bisogno e che fa stare bene gli altri;
- ciò per cui gli altri ti pagherebbero.
Normalmente l’Ikigai può essere anche solo una parola: la sua è “tradurre” inteso come tradurre conoscenza in un unico linguaggio universale che è quello dell’amore.
NLP for English è un vero e proprio percorso di trasformazione che ha come scopo quello di aiutare le persone a riscoprire il proprio potenziale e attraverso questo percorso entrare in contatto anche con la passione per la lingua inglese.
Noi Maghi del Copy aggiungiamo che se conosci la tua ragione di vita e sai che per realizzarla hai bisogno di apprendere una lingua straniera, sarai più propenso a volerla apprendere perché saprai che nel farlo sei in linea con i tuoi obiettivi.
Una volta scoperto il tuo Ikigai, non ti resta che…
…fare azione per raggiungere la tua missione di vita, grazie alla vendita del tuo prodotto/servizio che aiuterà tantissime persone.
Per riuscire a far questo la tua comunicazione dovrebbe essere davvero efficace, infatti è tuo obbligo morale quello di far percepire ai tuoi clienti che tu, grazie a ciò che offri, sei davvero in grado di aiutarli a risolvere i loro problemi o a raggiungere i loro desideri.
La tua comunicazione può migliorare grazie al copywriting (scrivere per vendere) e, a tal proposito, abbiamo creato il videocorso gratuito “Storie che vendono” in cui abbiamo deciso di condensare tutti i concetti più importanti in pochi minuti in modo che tu possa consultarlo molto velocemente, scoprendo come rendere la tua comunicazione più efficace e davvero impattante.
Nota: se stai pensando “Maghi del Copy, ma io non sono uno scrittore e sono negato a scrivere” stai tranquillo perché puoi usare gli stessi concetti anche in forma parlata e in qualsiasi altra occasione in cui ti ritroverai a proporre i tuoi prodotti o servizi.
E adesso è arrivato il momento di capire quali sono i segreti che ti permetteranno di imparare a parlare in inglese in modo più fluente…
Paola Iacobini rivela i 3 segreti per fluire all’interno della lingua che si vuole apprendere
Segreto #1: Ascolta i film in lingua originale senza guardare i sottotitoli.
Al contrario di quanto spesso molti fanno in una fase iniziale, Paola afferma che bisogna assolutamente evitare i sottotitoli (sia in italiano che in lingua originale) ma soprattutto è bene non guardare un film bensì ascoltarlo.
È vero che quando si guarda una scena, si attivano i neuroni specchio che aiutano nella comprensione, ma…
…dipende dal livello di conoscenza pregressa che si ha già della lingua che si vuole imparare.
Per esempio se si ha una conoscenza base della lingua, sedersi davanti al televisore per guardare il film in lingua originale senza sottotitoli genera un senso di frustrazione perché non si capisce granchè, se non attraverso l’interpretazione delle immagini in movimento.
Saresti felice di trascorrere due ore davanti ad uno schermo con la consapevolezza che non ci stai capendo niente?
Ricordati sempre che la frustrazione è nemica dell’apprendimento.
Segreto #2: Immergiti nella lingua in ogni suo aspetto.
Poni la tua attenzione al linguaggio paraverbale e assicurati che sia idoneo quando parli in lingua inglese.
Per paraverbale si intende tutta quella parte della comunicazione legata al ritmo, al volume, alla pronuncia, alla velocità, all’enfasi, al tono, insomma a tutto quello che in qualche modo esprimi attraverso la voce.
Ad esempio una caratteristica dell’italiano è quella di scandire le parole e di articolare il linguaggio in un modo ben preciso e questo ci porta istintivamente a farlo anche quando ci accingiamo a parlare altre lingue.
Quando parli in inglese bisogna evitare di scandire le parole in maniera dettagliata, meno che mai porre l’accento sulla parte finale di ogni parola come noi italiani facciamo nella maggior parte dei casi.
Questo concetto viene espresso attraverso degli esempi che si possono comprendere meglio solo se ascoltati, se vuoi quindi vedere la registrazione dell’intera intervista clicca qui su >> Sala degli Esperti di Copyland
Segreto #3: La grammatica, secondo Paola Iacobini, dovrebbe essere appresa solo in un secondo momento.
Pensaci un secondo…
Quando da bambino stavi iniziando a parlare e ti rivolgevi alla mamma dicendo:
“Mamma ho fame”
Lei non è che ci diceva di spiegarle qual è il soggetto, il verbo e il complemento.
Questo lo hai appreso solo quando hai iniziato a frequentare la scuola e hai capito cos’era la grammatica.
Nel tentativo di apprendere una nuova lingua, spesso si commette l’errore di voler organizzare tutte le informazioni in modo estremamente dettagliato.
Un po’ come incasellare ogni singolo dato all’interno di una cella diversa su un foglio Excel.
Così facendo quello che si ottiene è soltanto l’irrigidimento più totale, è come se avessi costruito una vera e propria gabbia.
Quando ti trovi nella condizione di dover parlare in inglese è come se dovessi andare ad aprire 10 milioni di cassettini per cercare l’avverbio, il soggetto, il predicato quando invece…
…bisognerebbe solo fluire nella lingua e nella sua musicalità differente da quella italiana.
Detto questo…
Siamo giunti alla fine di questo articolo ricco di informazioni utili per apprendere una nuova lingua straniera, grazie al quale hai scoperto:
- Un metodo alternativo, veloce ed efficace per apprendere l’inglese;
- Come evitare che si generi l’effetto “itanglish” (una sorta di inglese unito all’italiano);
- Perché è un errore decidere di memorizzare 100 vocaboli al giorno;
- Come scoprire il tuo Ikigai rispondendo a 4 semplici domande;
- I 3 segreti per fluire all’interno della nuova lingua straniera che vuoi apprendere.
Adesso non ti resta che fare il primo passo
Se vuoi approfondire il metodo o vuoi entrare in contatto con Paola Iacobini puoi farlo attraverso:
- Sito www.paolaiacobini.it ;
- Facebook nella Pagina NLP for English;
- Canale YouTube Paola Iacobini Formazione;
- Se vuoi avere informazioni puoi scrivere direttamente all’indirizzo di posta elettronica info@paolaiacobini.it per ricevere i link attraverso i quali approfondire il suo metodo.
Per questioni pratiche non potevamo mettere per iscritto in questo articolo tutti gli esempi di pronuncia fatti da Paola durante la nostra intervista.
Per questo motivo abbiamo deciso di conservare la registrazione, così che tu possa guardarla e ascoltarla.
La registrazione la trovi all’interno della Sala degli Esperti di Copyland, insieme a tutte le interviste di Copyland per poterle riguardare e commentare tutte le volte che vuoi.
Ma cosa sono le interviste di Copyland?
Le interviste di Copyland sono la 1° e unica serie di interviste agli esperti trasmessa dal mondo di Copyland.
A differenza di tutte le altre noiose e ripetitive live sui social che puoi trovare altrove, queste interviste agli esperti dei settori più disparati, ti riveleranno con ironia e improvvisi colpi di scena, tutti i segreti della comunicazione efficace in ogni settore tu possa immaginare.
In ogni intervista ti ritroverai letteralmente catapultato in un “mondo parallelo” in cui l’appren-divertimento (tipico di noi Maghi del Copy) ti permetterà di conoscere e scoprire i segreti della comunicazione efficace a 360°.
Scrivi, Attira, Vendi
I Maghi del Copy
Lorenz, Vituz & Carloz
P.S. Ci teniamo davvero tanto a creare dei contenuti di valore per i nostri lettori, quindi se l’articolo ti è piaciuto o ti è stato utile, condividi un tuo feedback qui sotto nei commenti.
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29 risposte su “Paola Iacobini svela come apprendere l’Inglese grazie alla PNL”
In questo articolo ho scoperto un modo diverso per apprendere l’inglese
Ma c’è una cosa in particolare che mi ha colpito:
L’acquisizione dei pacchetti all inclusive, questo può essere davvero di aiuto soprattutto quando si è agli inizi
È un ottimo aiuto infatti sono più che sicuro di iniziare ad usarlo spesso!
Esatto Salvo
i pacchetti all inclusive sono una grade scoperta che può accelerare di molto l’apprendimento dell’inglese ed il passare subito all’azione senza più paura di sbagliare o di essere giudicati dagli altri.
Beh che dire…da una parte la unicità del metodo dall’altra la maestria dei maghi nello scrivere questo articolo se non fosse che devo migliorare in altri campi e parlo già inglese altrimenti acquisterei subito.
Articolo bellissimo cosį come l’intervista lo è.
Grazie per queste condivisioni adatte al mio schema di apprendimento
Ci fa piacere che il tuo livello di inglese sia buono ma nonostante questo tu abbia ritenuto utile la lettura di questo nostro articolo.
Con tutti questi consigli… Sarà la volta buona che l’inglese diventi mio amico!!! 😊
Grazie ragazzi e grazie Paola
Alla Grande Thomas
Siamo certi che Paola nel leggere questo tuo commento ne sarà molto contenta.
Ricordati che il metodo di Paola è super efficace anche per apprendere l’inglese insieme ai propri figli … divertendosi.
Ho studiato l’inglese molti anni fa, liceo linguistico, e quello che aveva fatto la nostra prof. d’inglese effettivamente era stato immergerci completamente nello studio dei testi classici senza tradurre, lasciandoci ascoltare i suoni della lingua.
Così facendo eravamo obbligati ad apprendere delle parti, proprio dei “pacchettini pronti all’uso”.
Ho dei ricordi bellissimi del mio apprendimento dell’inglese, tra l’altro era la mia materia preferita (ero secchiona 😂) e sto tenendo in mano il mio quaderno di quarta liceo perfettamente conservato, scritto con la stilografica e l’inchiostro di un bel verde smeraldo… bei tempi.
Grazie per avermi teletrasportato, ottimo articolo ( i pacchettini funzionano 😉).
WOW Candida
Che figata questa tua condivisione, effettivamente i prof che fanno il loro mestiere con il cuore sono quelli che ci ricordiamo sempre con grande gratitudine.
Ci piace il concetto del teletrasporto 😉
Imparare una lingua nuova, crea ponti per costruire cose importanti, rispettando la nostra personalità, senza avere fretta di imparare tutto e subito.
Hai proprio ragione cara Francesca
la calma è la virtù dei forti, e saper parlare diverse lingue crea magnifici ponti tra le diverse culture di tutto il mondo.
Ehi maghi che dire, articolo molto interessante che ha riaperto alcuni cassetti della mia memoria! Eravamo nel 1980! Dopo 8 anni di inglese tra medie e superiori mi iscrivo ad una scuola privata e li conosco Georgette, una splendida ragazza australiana che ci faceva lezione parlando esclusivamente in inglese e portandoci a vedere film in lingua madre! Un periodo magico, e bei ricordi! Quando però smetti di studiare e soprattutto di parlare una lingua, beh la metti nel. Dimenticatoio. Grazie di cuore appena ho un attimo vado ad ascoltare l’intervista ehhh. Cercherò il mio ikagai 😍
Verissimo Vladimira
Quando si incontrano le persone giuste in grado di trasferire la propria passione nel momento in cui condividono il proprio sapere l’esperienza trasformativa dello studente diventa a dir poco memorabile ed entusiasmante.
Tienici aggiornati in merito al tuo Ikigai 😉
Ciao Maghi,
articolo interessante e rivela come il settore della PNL che a molti non piace, possa rientrare in diversi ambiti della nostra vita…inclusa l’apprendimento di una lingua!
I 3 step per imparare l’inglese descritti qui, in realtà li stavo già applicando e sono – credo – il modo migliore per acquisire qualsiasi competenza.
Interessante il concetto di “pacchetto all inclusive”. Infatti è così che ho cominciato ad imparare l’inglese, prendendo delle frasi già pronte e adattandole alle diverse esigenze contestuali. Lì dove ci sono parti verbali o modi di dire comuni prendo e unisco come con i mattoncini di lego per comporre frasi.
All’occorrenza prendo e utilizzo e tutto questo mi rende la comunicazione più facile ed immediata senza dover interferire con il “pensiero” italiano e che il 99% delle persone commette per errore – non per colpa loro ovviamente.
L’errore che commettevo anch’io era quello di sforzarmi a dover capire per forza parola per parola letteralmente ma, come dice anche Paola, non bisogna “pensare” in italiano ma in lingua perché la struttura, la grammatica ed il modo di pensare di quella cultura è DIFFERENTE.
L’ikigai è fondamentale se vuoi davvero imparare una lingua. Nel mio caso l’ho fatto per poter collaborare meglio con colleghi della coalizione NATO quando sono impiegato all’estero. E devo dire che mi è tornato molto utile e ho eliminato ogni frustrazione nell’apprendimento.
Nel Corpo dei Marine c’è un motto: “Make it easyer as it possible”.
Se rendi le cose semplici e veloci otterrai risultati altrettanto efficaci e migliori. Se invece ti complichi la vita con procedure articolate e disordinate otterrai solamente l’insuccesso della missione.
Grazie per aver condiviso anche questa esperienza con noi.
Ottimo e accurato commento Salvatore.
Sei riuscito ad estrapolare alcuni dei passaggi essenziali dell’articolo e dell’intera video intervista.
Non ho mai imparato una nuova lingua (conosco solo il siciliano), ma mi ricordo di Paola come una persona esperta e che ti mette a tuo agio.
Se dovessi imparare la lingua, acquisterei sicuramente da lei…
Ottima e saggia decisione Giulia, con Paola punti sul cavallo vincente.
Commentatura: articolo molto interessante arrivato proprio nel momento giusto quando sto cercando soluzioni su come parlare meglio inglese 😉
Ottimo Francesco
Noi di Copyland riteniamo che nulla avvenga mai per caso, e ti invitiamo a valutare le proposte di Paola perché è molto probabile che potresti trovare la soluzione che stai cercando.
Si, insomma…questo è il sistema con cui impariamo la nostra lingua madre. Ascoltando ascoltando e ripetendo ripetendo. Posso aggiungere che i vocaboli si possono apprendere per immagini.
Grazie mille anche per il video corso gratuito
Esatto Michele utilizzare le immagini per apprendere velocemente i vocaboli è sicuramente una tecnica affine al metodo ideato da Paola Iacobini.
Leggere l’articolo mi ha risvegliato il ricordo dell’intervista! Entrambi molto interessanti! Ammiro la vostra capacità di identificare diverse tematiche correlandole al copywriting. Alcuni consigli li ritengo molto utili per esperienza personale e mi piace molto l’esercizio sull’ Ikigai
Grazie
Quando la lettura di un articolo del blog riesce a risvegliare dei ricordi vuol dire che è stato scritto in modo efficace applicando anche lo StoryWriting.
Grazie Sonia per questo tuo feedback che ci rende molto felici.
L’IKIGAI poi è un modello davvero strepitoso, provare per credere.
Conosco Paola da un po’ di tempo e ho avuto modo di sentire altre sue performance! I concetti che esprime sono di una semplicità estrema ma al tempo stesso di un’efficacia straordinaria! La ammiro molto! Grazie di aver fatto questa splendida intervista! Un valore aggiunto!
Hai proprio ragione Paola riesce con estrema disinvoltura a condividere con chiarezza ciò che di solito negli altri percorsi per imparare l’inglese viene proposto in modo decisamente contorto.
It’s never too late to be what you might have been, ecco questo è il “segreto” che porterò nella mia mente perché sta davvero alla base del processo di evoluzione che ognuno di noi può fare.
Imparare l’inglese è di fondamentale importanza, l’ho notato appena vado in giro e questa cosa, un po’, mi crea noia perché purtroppo non l’ho mai studiato abbastanza durante il mio percorso sia scolastico che di vita.
Grazie per questi spunti, ora vado sul tuo sito e… chissà… <3
Che fisata questa citazione, ha colpito particolarmente anche noi la prima volta che l’abbiamo ascoltata.
Paola suggerisce di sostituire il verbo studiare con il verbo apprendere … magari poi sarà lei a condividerci il perché …
Articolo molto interessante, direi che l’aspetto saliente è rimuovere il processo della costruzione della frase in Inglese passando da quella in Italiano
Esatto Armando
hai colto nel segno uno dei suggerimenti più importanti che ci ha condiviso Paola.
[…] Vai all'intervista di Paola Iacobini >> […]